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I diversi volti dell’arte contemporanea
Molto spesso si crea una certa confusione quando si parla di arte contemporanea, credendo che ci si riferisca esclusivamente a opere astratte della seconda metà del ‘900.
In realtà si tratta di un periodo artistico molto più ampio e variegato, che giunge fino a noi e affonda le sue radici alla fine del 1800, quando si creano numerose correnti di rottura che desiderano distaccarsi dal passato e proporre la propria idea dirompente.
A cambiare sono essenzialmente le tecniche e i linguaggi, che aprono alla sperimentazione talvolta estrema per comunicare il proprio messaggio generalmente di tipo sociale.
A cambiare, infatti, è proprio il mondo nel quale l’uomo si inserisce, grazie a una maggiore evoluzione in ambito scientifico, medico, filosofico e quindi anche pittorico.
Numerose sono le avanguardie storiche che propongono con decisione il proprio manifesto, non temendo di mostrare la loro vera natura agli occhi di un pubblico non più selezionato ma ricercato tra la gente comune.
L’arte contemporanea ingloba quindi filoni fondamentali per le generazioni future come l’impressionismo, il cubismo e l’espressionismo, esemplificati da personalità di spessore superiore come Monet, Picasso e Cézanne, pionieri di una modo di dipingere controcorrente ma estremamente suggestivo e comunicativo.
Molto stretto è anche il rapporto con la fotografia, prima vissuto come una sorta di concorrente ma successivamente inserita all’interno delle dinamiche artistiche con la dignità che merita.
La pittura di Alketa Delishaj
L’arte contemporanea arriva fino ai nostri giorni, con una serie di artisti emergenti che riescono a far sentire la propria voce in un settore attualmente ricco di concorrenza e severi critici.
I questo quadro è possibile inserire la giovane Alketa Delishaj, una pittrice dalle grandi doti comunicative che sceglie per le sue opere inusuali oggetti, rappresentati secondo quella che è la sua visione della pittura.
Nata in Albania, precisamente nel piccolo paese di Shkoder, attualmente vive e lavora a Verona, dove ha avuto modo di farsi conoscere per il suo estro e l’originalità.
La sua filosofia parte da una forte base di ricerca, una continua indagine che la spinge a indagare l’animo umano e soprattutto l’interazione tra gli individui nella società moderna, cercando di rendere una visione chiara attraverso il pennello.
Decisamente importante è l’influenza della fotografia, che incide visivamente a livello di inquadratura e di prospettiva fornita ai personaggi raffigurati.
Lo scopo della ragazza è quello di lasciare una propria traccia significativa nel mondo, realizzando opere a tratti ironiche ma profondamente comunicative.
Il desiderio è che possano essere ammirate e apprezzate da differenti target di pubblico, capaci di cogliere il messaggio che si nasconde dietro la figura apparentemente semplice di un nuotatore con la cuffia.
I soggetti dipinti
La più celebre serie di quadri realizzati da Alketa Delishaj si chiama appunto Swimming e si pone come scopo quello di raccontare, attraverso una raffigurazione essenziale e talvolta stilizzata, la precarietà della società moderna che guarda a un futuro indefinito.
Le figure si collocano in un contesto all’apparenza affollato ma in realtà sono visibilmente sole, con la testa coperta da una cuffia e un sobrio costume in dosso, che le rende stranianti e un filo malinconiche.
Il loro continuo inabissarsi in acqua e riemergere rappresenta il rapporto tra passato, presente e futuro e quanto sia complicato far sentire la propria voce all’interno di contesti che tendono a prevaricare e schiacciare la dimensione più intima.
Ciò che emerge dai personaggi è una grande introspezione interiore, in un mondo che corre senza mai potersi fermare loro riescono a ritagliarsi un momento per pensare, immersi in un ambiente che sembra fuori dal tempo e dallo spazio, nonostante la presenza di altri individui.
La pittrice esprime pertanto la necessità di chiedere alla società in continua evoluzione una pausa, dando la possibilità all’uomo di adattarsi ai cambiamente economici, industriali e religiosi che avvengono a velocità impressionante.
Molto interessante è anche il ciclo dedicato alle tuffatrici degli anni 20, figure simbolo dell’emancipazione femminile che vengono celebrate per la forza dirompente della loro azione.
Il tocco è tuttavia leggero e delicato, in grado di esaltare con colori sfumati la femminilità che questi soggetti possiedono pur rivendicando il loro ruolo paritario all’interno della società, non perdendo pertanto l’identità di genere.
Oggi la voce delle donne è in mano a figure come Alketa Delishaj, che cerca di far valere la loro posizione senza urlare, ma mantenendo uno stile decisamente contemporaneo ma allo stesso tempo quasi evocativo ed evanescente.
Dove acquistare le sue opere
Appendere alla parete un quadro della giovane pittrice in ascesa Alketa Delishaj è certamente un valore aggiunto per la vostra abitazione o l’ufficio.
Si tratta di opere dal forte potere suggestivo, capaci di stimolare sentimenti profondi nonostante i disegni semplici dalla velata ironia.
Un occhio allenato riesce però a cogliere pienamente il messaggio che si nasconde all’interno, in contraddizione con la società moderna che si muove a ritmi frenetici schiacciando gli individui, soprattutto le donne che tentano in ogni modo di emanciparsi.
Nello shop online presente sul sito web è possibile acquistare alcune delle sue più iconiche pitture, divulgando così la sua filosofia e godendo di raffigurazioni uniche nel loro genere.
Numerose sono state infatti le sue collaborazioni sparse per il mondo, muovendosi tra Kosovo, Germania, Italia, Turchia, Usa e Paesi Bassi e raccogliendo da ogni luogo un bagaglio di esperienza importante che è possibile osservare nei dipinti a disposizione del pubblico e della critica.
A suo parere il fulcro dell’arte è proprio il confronto, sia con gli altri pittori contemporanei che con i fruitori finali, in quanto si tratta di un’occasione di arricchimento e confronto dei differenti punti di vista, senza mai perdere di vista quella che è l’interiorità e la dimensione intima e personale.
Solo in questo modo è possibile seguire lo sviluppo troppo rapido della società senza venirne necessariamente risucchiati e inglobati, mantenendo aperto il dialogo e la possibilità di elaborare un pensiero critico nel breve e lungo termine.