Benevento: 4 cose da vedere assolutamente nella città delle streghe

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Organizzare un viaggio a Benevento significa immergersi in un’atmosfera magica, intrisa di fascino e mistero.

Benevento, città Campana circondata dai fiumi Sannio e Cadore, nasconde tanti misteri che le hanno conferito il nome un po’ inquietante di “città delle streghe”. Le numerose leggende che si intrecciano alla storia e che coinvolgono i popoli che hanno abitato questi luoghi, ossia i Longobardi e i Romani, permettono di disegnare un itinerario affascinante che si snoda fra i luoghi magici della città.

Dopo aver prenotato un hotel a benevento, magari in zona centrale, così da poter raggiungere comodamente tutti i luoghi. e aver scelto con quale mezzo spostarsi, non resta che stabilire l’itinerario da percorrere per andare alla scoperta della magia nascosta.

Ecco i 4 luoghi magici che devono assolutamente essere visitati.

Gli obelischi egizi di epoca romana

A Benevento si trovano due obelischi in stile egizio, realizzati in epoca romana per volere dell’imperatore Domiziano. Secondo quanto riportano i geroglifici presenti sugli obelischi, pare che essi segnassero l’ingresso del monumentale tempio di Iside, di cui oggi non resta più nulla.

Gli obelischi sono il simbolo del culto di Iside, identificata nelle iscrizioni dei geroglifici come la “Signora di Benevento” e venerata dalle popolazioni locali per le sue qualità magiche. È proprio per la devozione che nutriva verso la dea che Domiziano si elevò al rango di faraone egizio.

Il Teatro Romano

Chi desidera scoprire la Benevento stregata, non può non visitare il Teatro Romano eretto dall’imperatore Adriano intorno al 126 d.C. e riscoperto solo nel 1920. Secondo quanto si racconta, in questo luogo si può sentire il rumore degli zoccoli della Zoccolara, una delle numerose streghe che vissero nella città. Alcuni sostengono addirittura di averla intravista nella nebbia.

Il ponte delle Janare a San Lupo

Uscendo da Benevento e dirigendosi verso il piccolo comune di San Lupo, è possibile visitare il ponte delle Janare, sotto il quale, secondo le leggende del luogo, vivrebbe la strega Manalonga. La leggenda narra che quando si passa sul ponte, questa strega afferra le caviglie dei passanti e li trascina di sotto, verso le acque del piccolo torrente nel quale si possono vedere i gorghi dell’inferno.

Il luogo in cui sorgeva il noce sacro

Secondo quanto si narra, i Longobardi che vissero nella zona veneravano il dio Wotan radunandosi intorno al noce sacro, un gigantesco e frondoso albero che sorgeva nella Ripa delle Janare, un luogo situato sulla riva del fiume Sabato, forse nel punto in cui confluisce con il Cadore.

In realtà la collocazione esatta non è oggi conosciuta, ma passeggiando nella zona si potrà essere certi di stare calpestando un luogo intriso di magia nera e tutt’oggi ritenuto demoniaco in quanto vi si svolgevano anche i sabba delle streghe.

Janua, il museo delle streghe

Per terminare in bellezza il viaggio alla scoperta della Benevento stregata, non si può non fare un salto al Janua, il Museo delle streghe situato in via Garibaldi, presso il Palazzo Paolo V. Il percorso offre, tra testimonianze, documenti e rituali, una panoramica completa della storia delle streghe.