Come capire se si ha la cistite? Questi i sintomi principali

L’oggetto della nostra guida di oggi è un argomento molto importante e sentito soprattutto nella popolazione femminile mondiale. Stiamo parlando della cistite, una problematica che accomuna una percentuale sorprendentemente elevata di donne sane e che è provocata da un’infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica.

La cistite rappresenta la conseguenza diretta di un’infezione batterica o dell’assunzione di farmaci e altri agenti irritanti che possono essere contenuti all’interno di detergenti intimi o contraccettivi come i prodotti gel spermicidi. La cistite crea non pochi fastidi e, anzi, nelle forme in cui è più acuta anche veri e propri dolori. Ovviamente, non è pericolosa per la salute, ma comunque non va assolutamente trascurata.

Infezioni del genere, infatti, possono arrivare ai reni e compromettere gravemente l’organismo. In linea generale la cistite può essere dovuta a diversi fattori scatenanti e quella post coitale naturalmente ha le sue particolarità. A tal proposito, se si è alla ricerca di informazioni precise, il sito dimann.com spiega quali sono i sintomi della cistite focalizzandosi proprio su questa condizione in particolare. Quanto a noi, nelle prossime righe andremo a scoprire alcune nozioni di base sulla cistite, in modo tale che, qualora dovesse presentarsi, non susciti in voi veri e propri allarmismi.

Sintomi e cause della cistite, tutto ciò che c’è da sapere

Entrando nel merito della questione, la cistite si sviluppa a causa dei germi che popolano l’ultimo tratto dell’intestino e che nell’organismo femminile riescono molto facilmente a raggiungere la zona genitale. Il batterio principalmente responsabile di questa problematica è l’Escherichia Coli. I microorganismi responsabili raggiungono la vescica risalendo l’uretra, propagandosi negli organi vicini. La cistite può anche essere la conseguenza di infezioni virali o fungine.

Ci sono tipologie di cistite, poi, che non si associano in modo diretto a forme di infezione batterica. La cistite interstiziale ne è l’esempio lampante. In questo caso, la cistite è conseguenza di una infiammazione cronica della vescica, le cui cause, non sono ancora state chiarite. Si pensa, però, che la sua origine sia multifattoriale. Al di là di questo, la cistite può, come detto, provenire anche da farmaci, trattamenti con radiazioni o sostanze chimiche aggressive come potrebbero essere quelle contenute in alcuni detergenti intimi o in determinate tipologie di contraccettivi.

In ogni caso, comprendere se si ha la cistite è molto semplice e, di conseguenza, anche agire su di essa. Tra i sintomi principali di questa problematica troviamo il persistente stimolo di effettuare una minzione, oltre al bisogno frequente e urgente di urinare in piccole quantità. Durante la minzione, poi, si percepisce bruciore. Talvolta, la cistite si accompagna con sangue nelle urine, febbre leggera, pressione nella zona pelvica e urine dal colore opaco e dall’odore acre.

Prevenzione e trattamento della cistite, alcuni consigli

La prevenzione della cistite parte da uno stile di vita equilibrato. Idratarsi molto e regolarizzare l’intestino è fondamentale, così come avere una corretta igiene intima. Sia a seguito dell’atto sessuale che in fasi particolari come quella del ciclo mestruale, dunque, bisognerà fare una certa attenzione ai prodotti che si utilizzano. In generale, è fondamentale controllare il pH dei detergenti intimi e non utilizzarne di aggressivi. Anche durante il coito bisognerà fare attenzione ai traumi da sfregamento, lubrificandosi correttamente prima della penetrazione. Occhio a non trattenere la pipì e ad evitare capi troppo aderenti e in tessuto sintetico. Per quanto riguarda la cura della cistite, invece, generalmente i medici prescrivono terapie antibiotiche, ma a seconda della gravità dell’infezione talvolta si opta anche per integratori e prodotti naturali come il sopracitato d-mannosio. Ciò che importa davvero è, soprattutto nei primi episodi, seguire il parere del proprio medico curante o del ginecologo.