Come si fa un piano di sviluppo aziendale: i passaggi fondamentali

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Il mondo del lavoro è cambiato in maniera molto notevole negli ultimi anni. Le nuove sfide del digitale hanno impattato in particolar modo nel settore aziendale dove, le company, a prescindere dalle loro dimensioni, rispondono giornalmente a esigenze sempre più peculiari riscontrate nella pletora di clienti, in primis e, in secondo luogo, alle pratiche innovative messe in campo da competitor e realtà collaterali.

Insomma, il moderno mercato aziendale si rivela straordinariamente mutevole e, per questo, un’azienda che intende avere successo e progredire nel proprio settore necessita, sin da subito, di strategie ben definite e di una pianificazione proiettata sia sul breve che sul lungo periodo nel migliore dei modi, per non rischiare di lasciarsi travolgere dai progetti più innovativi della concorrenza.

Nel momento in cui un’azienda raggiunge determinati obiettivi è chiaro che nasca l’ambizione di alzare l’asticella e puntare a nuovi traguardi. Per definire questi traguardi è però necessario individuare i nuovi trend del proprio mercato di riferimento attraverso analisi specifiche in modo da muoversi nella giusta direzione. A tal proposito nel blog di Central Marketing Intelligence, agenzia specializzata nel settore, è possibile approfondire questo aspetto e comprenderne appieno l’importanza. Quanto a noi, di seguito scopriremo gli step fondamentali per la preparazione di un piano di sviluppo aziendale.

Definire le aree di business

I piani di sviluppo aziendale si compongono di vere e proprie analisi. Pertanto, la prima cosa che una company dovrebbe fare è definire un’area in cui concentrare gli sforzi di impresa, anche commisurandoli alle risorse che si hanno a disposizione. Tutte queste proiezioni, poi, vanno effettuate tenendo conto del prossimo futuro e dei mercati potenzialmente in crescita, in modo tale da avere una visione di insieme unitaria e ben definita.

Concentrarsi su determinati gruppi di prodotti

Altro step fondamentale, utile a restringere ulteriormente il proprio campo d’azione è quello di definire un gruppo di prodotti o servizi su cui spingere per aumentare il fatturato aziendale. Questi parametri si analizzano in funzione della competitività e dell’efficienza nel mercato di determinate famiglie di prodotto. In questo frangente, poi, esercitano un ruolo importante anche il margine di contribuzione dei prodotti e la loro strategicità.

Definire i canali di vendita

Ogni prodotto o servizio necessita di canali di vendita ben definiti. Per questa ragione occorre, anche in funzione del target a cui essi si riferiscono, scegliere il più efficace tra quelli disponibili. Generalmente, le aziende possono scegliere tra distributori e reti di agenti, oppure store online. Nell’epoca degli e-commerce, infatti, questo canale si rivela particolarmente remunerativo, pur richiedendo molte risorse quando scelto in ampia scala.

Comunicazione

Le strategie di comunicazione sono il fulcro del successo di un’operazione di mercato. A prescindere dalla famiglia di prodotti presa in esame, dunque, bisognerà sviluppare dei piani di marketing che sappiano afferrare i vari mercati di riferimento e conquistarli, attraverso un materiale promozionale ben fatto, un sito web accattivante e intuitivo e dei feedback positivi da parte dei clienti, magari anche in vista nel mondo del web, a cui far testare i prodotti.

Gestione del personale

Un altro aspetto fondamentale dei piani di marketing è quello relativo all’organizzazione dei vari ruoli all’interno del personale e, quando necessario, anche alla definizione delle possibili migliorie da apportare in organico, investendo in formazione o strumentazione quando necessario, implementando sia il team, rafforzandolo che le apparecchiature a loro disposizione.

Costruire un piano economico

Dopo aver fatto caso a tutti gli accorgimenti necessari per una buona strategia di business, l’azienda dovrà definire il proprio budget, i costi delle varie operazioni ed i ricavi incrementali, anche per presentarsi con sicurezza ad eventuali stakeholder ed istituti di credito.