Roulette, slot, giochi di carte: chi ha viaggiato in America o ha visto qualche film di spionaggio si sarà imbattuto spesso nelle atmosfere tipiche delle sale da gioco, che oggi si trovano soprattutto a Las Vegas. In pochi, però, conoscono le origini del gioco e saprebbero dire quando si è sviluppato esattamente. Pare che le prime tracce di scommesse e lotterie risalgano al 5.000 a.C. Dalla Cina i giochi si sarebbero spostati in India, dove sono comparsi i primi esemplari di dadi. Tra greci e romani, invece, spopolavano i pronostici relativi alle elezioni dei politici e alle corse ippiche.
Il gioco ha dovuto spesso fare a pugni con la legge per essere riconosciuto. Anche nella nostra Italia, che ha dato vita al primo casinò in assoluto: il Ca’ Vendramin di Venezia, fonte di ispirazione per i succitati casinò di Las Vegas. Stiamo parlando di un periodo che oscilla tra il XV e il XVII secolo: allora videro la luce anche giochi oggi famosissimi come la roulette, esportata in vari Paesi insieme ai giochi di carte, che hanno conosciuto più varianti proprio perché, senza regolamenti ufficiali, in passato ogni popolo tendeva a personalizzare le fasi di gioco inserendo qualche regola nuova.
Le prime sale da gioco legali in Italia furono quelle di Sanremo. Negli USA, invece, l’escalation del fenomeno è stata dovuta soprattutto al poker, probabilmente uno dei giochi più rappresentativi di Las Vegas ancora oggi. Le slot machine, invece, hanno sempre riscontrato successo, a prescindere dal tipo di sala: i primi cabinati furono creati nel 1800 dal meccanico Charles Fey, poi furono adattati per l’azzardo e oggi l’offerta di un casinò online li immette sulla rete con migliaia e migliaia di varianti diverse. Senza soluzione di continuità.
Il Bellagio, il The Cosmopolitan, ma anche il Foxwoods Resort del Connecticut e Monte Carlo sono diventati da semplici luoghi di intrattenimento a vere e proprie mete turistiche. Nonostante il digitale avanzi sempre di più e sfrutti ogni volta le nuove tecnologie, i casinò storici continuano ad esistere e il gioco dal vivo attira un numero nutrito di appassionati. In questi anni, tuttavia, molti edifici sono stati anche chiusi e casinò datati come quello di Campione hanno incontrato grossi problemi debitori. Che il numero delle sale vere e proprie sia diminuito è innegabile e non vale solo per i casinò. Anche le più comuni sale da bingo hanno iniziato a ottenere sempre meno concessioni. La lunga tradizione delle sale, però, seguita a fornire nuova linfa al gioco di persona.
Ad oggi è impossibile pronosticare il futuro del gioco e niente è da escludere. Pertanto, tra una ventina di anni i casinò potrebbero anche non esistere più, essendo stati del tutto soppiantati dalle realtà digitali, che promettono di migliorarsi di continuo anche nel prossimo futuro. La realtà digitale deve essere ancora implementata del tutto nelle attrazioni virtuali e le più potenti connessioni consentiranno di giocare tranquillamente a distanza con avversari di diverse nazionalità, senza dover intraprendere viaggi o spostamenti. Solo tra qualche anno capiremo quale linea sarà stata tracciata per la nuova era del gioco d’azzardo.