Chi l’avrebbe mai detto che il sesso in tarda età potesse garantire ancora soddisfazioni a non finire? Ebbene, diverse indagini e ricerche svolte in ambito scientifico, hanno messo in evidenza come in età matura ci sono due fattori che aiutano a godersi ancora di più il divertimento sotto le coperte, ovvero la mancanza di stress e il fatto di avere più tempo a disposizione. A patto, naturalmente, che non manchi la salute, dal momento che diverse patologie e il fatto di dover seguire dei particolari trattamenti a base di farmaci potrebbero condizionare e influire le performance a letto.
La terza età e l’esplosione della sessualità
A dispetto di quanti potrebbero immaginare che, raggiunta una certa età, solo davanti a un filmato porno italiano si potrebbe pensare di raggiungere l’apice del proprio godimento sessuale, ecco che in realtà è una fase della propria vita, dopo i 50 anni, in cui si ha maggiore libertà di poter esplorare con maggiore calma la sfera sessuale e poter trovare nuove soddisfazioni e appagamenti.
Insomma, si ha molto più tempo a disposizione per dedicarsi al gioco, all’erotismo e al corteggiamento in ambito sessuale. Insomma, a dispetto di quello che si potrebbe pensare il desiderio in questo ambito non scende assolutamente. In realtà, durante la terza età si affronta una sorta di seconda adolescenza, chiaramente con tutte le evidenti differenze dal punto di vista fisico legate a queste due fasi della vita.
L’attività sessuale condiziona positivamente la salute
Il fatto di proseguire l’attività sessuale nonostante il passare degli anni è senz’altro positivo per la propria salute. È, in pratica, uno dei sintomi da cui si riconosce un buon livello di qualità di vita. Dal punto di vista prettamente fisico, infatti, c’è una diffusione di molecole che sono strettamente legate al benessere, come ad esempio le endorfine.
Non solo fisiche, dato che le conseguenze di mantenersi attivi sessualmente anche in età matura si riflettono anche dal punto di vista emotivo e mentale. Il sesso, infatti, dà un’ottima mano a sentirsi vivi e desiderati. Curare la propria salute sessuale vuol dire assolutamente occuparsi del proprio benessere.
Ciò che stiamo dicendo non sono dicerie campate per aria, ma il frutto degli studi e delle ricerche che sono state portate a termine da un team di ricercatori dell’Università della Florida. In modo specifico, lo studio che ha trovato spazio sul Journal of Sexual Medicine: si tratta di un’indagine a cui hanno preso parte ben 1879 volontari, di età anche superiore a 80 anni. Ebbene, è stato rilevato come il 55% degli uomini e il 45% delle partecipanti, che si sono dichiarati sessualmente attivi, prendono parte con più frequenza alle attività sociali, ma non solo. Infatti, tendono a iscriversi più spesso a club ricreativi, oppure passeggiano e fanno attività sportiva più di frequente durante la settimana, senza dimenticare che non hanno il vizio del fumo e assumono molti meno farmaci.
Nella terza età anche la salute influenza a sua volta il sesso
Ci sono diverse patologie, come ad esempio quelle cardiovascolari, ma anche l’ipercolesterolemia, il diabete e l’assunzione quotidiana di determinati farmaci che possono comportare delle conseguenze negative sulla salute in generale, ma anche nello specifico sulla qualità della vita sessuale.
Di conseguenza, il fatto di mantenersi attivi sessualmente, durante la terza età, è un aspetto che è inevitabilmente correlato al fatto di godere di un buon stato di salute complessivo. Diversi esperti sottolineano come ci sia una vera e propria aspettativa di vita sessuale. Secondo una ricerca che è stata pubblicata sul British Medical Journal, tale aspettativa sarebbe pari a 15 anni per gli uomini di 55 anni e pari a 11 anni per le donne che hanno la medesima età.