La matematica nella vita di tutti i giorni: perché è importante

Spesso si ritiene che l’utilità della matematica cessi in corrispondenza della fine degli anni scolastici. In realtà, non c’è nulla di più sbagliato perché i calcoli sono presenti in quasi ogni aspetto della vita quotidiana. A partire dallo strumento che più spesso viene usato, tanto per lavoro quanto per svago, il computer. Il funzionamento del PC è basato letteralmente sui numeri, due in particolare, lo 0 e l’1, che vanno a costituire il sistema binario. Si tratta di un codice numerico su cui poggia l’intera informatica, disciplina che, perciò, trova le sue fondamenta nella matematica.

Allo stesso modo, la si ritrova all’interno dei dispositivi molto simili ai computer e diffusi nella stragrande maggioranza della popolazione: gli smartphone. In modo particolare sono i giochi al loro interno, si ritrovano molti aspetti della matematica nelle slot machine ma anche nella roulette ad esempio, dove a farla da padrone è la statistica, anch’essa basata sui numeri. All’interno delle sale digitali, ad esempio, sono utilizzati dei programmi chiamati RNG, che costituiscono dei generatori di numeri casuali.

Un altro settore in cui la matematica è particolarmente presente riguarda l’economia: non soltanto quella che coinvolge e regola i rapporti tra stati ma anche quella del quotidiano, la cosiddetta economia domestica ad esempio. Sono sempre più celebri applicazioni o manuali volti a migliorare la gestione delle proprie spese, evitando sprechi e riuscendo così a realizzare un maggiore risparmio. La matematica, inoltre, si ritrova in tutto il settore degli investimenti e delle assicurazioni. Aspetti che riguardano il calcolo degli interessi, ad esempio, per quanto complessi a primo impatto, sono basati su procedimenti matematici basilari. Lo stesso accade per la compravendita di azioni nel mercato finanziario, che ha come obiettivo quello di realizzare una plusvalenza: anche in questo, perciò, si attua una banale operazione matematica in cui si presuppone che la cifra a cui si compra sia minore rispetto a quanto si vende.

Si ritrova la matematica anche all’interno della musica e la scoperta di questo rapporto interdisciplinare si deve addirittura a Pitagora. Fu il filosofo greco a ipotizzare per primo la presenza della matematica all’interno delle frequenze, costituendo la prima scala musicale. In seguito, diversi intellettuali hanno approfondito il tema, sia musicisti che filosofi pure quali Tolomeo, Zarlino e Leibniz. Si ritiene che lo stesso Pitagora, al pari di Talete di Mileto, possano essere i padri della matematica, anche con probabile influenza della cultura egiziana e babilonese. Il primo si occupò squisitamente di matematica all’interno della celebre Scuola pitagorica, il secondo invece dedicò parte dei suoi studi alla geometria.

Ad oggi risulta impossibile passare in rassegna i nomi di intellettuali ed esperti che si sono occupati della matematica, tuttavia il 23 novembre di ogni anno si celebra il cosiddetto Fibonacci Day, la giornata dedicata a colui che viene considerato il padre della matematica moderna. Il suo merito principale è stato quello dell’introduzione della numerazione araba e dell’idea di algebra. In precedenza, infatti, la base dei calcoli era composta dalla geometria euclidea, costituita dalle lettere al posto dei numeri. Fibonacci, inoltre, ha importato anche lo 0, in precedenza assente nella cultura europea del tempo (siamo agli albori del 1200 in quella che è l’odierna Toscana). È lui ad aver avviato lo studio delle successioni, a partire dall’ormai celebre serie 0,1,1,2,3,5,8,13… e potenzialmente infinita, in cui ogni numero costituisce la somma dei due valori precedenti. Molto interessante, inoltre, è il concetto di infinito applicato alla matematica: la sua introduzione si deve a John Wallis nel lontano 1655, anche se il simbolo ancora oggi utilizzato venne adottato comunemente solo dal 1800.

Infine, è importante sottolineare un aspetto: dietro a fenomeni che talvolta vengono bollati come frutto del caso, è possibile scovare tracce di matematica. Ne è un esempio una ricerca condotta da alcuni studiosi dell’università Stanford, in California, dove è stato costruito un macchinario utilizzato per il lancio di una moneta a condizioni prestabilite. Questo ha permesso di comprendere come, una volta conosciute le condizioni di partenza, sia possibile sapere con precisione se l’esito del lancio sarà testa o croce. Questo rappresenta solo un esempio ma, in senso lato, permette di mettere in discussione il concetto stesso di casualità. Secondo il divulgatore scientifico Andrea Mignone la definizione di “vera casualità” può difficilmente essere racchiusa entro i confini della tecnica ma è necessario ricercarla nell’ambito teologico e filosofico.