Quando un packaging è sostenibile?

Il termine “packaging” si riferisce alla pratica di progettare, creare e produrre confezioni per i prodotti e può includere vari elementi, come scatole, bottiglie, contenitori, etichette, involucri, sacchetti, ecc.

I packaging sono contenitori utilizzati per proteggere, conservare e trasportare prodotti sono di diverso tipo e ognuno adatto a scopi specifici. Ecco alcuni esempi:

  • Packaging alimentare: comprende sacchetti per alimenti, scatole, barattoli, bottiglie, vaschette e film alimentari.
  • Packaging farmaceutico: comprende flaconi, blister, fiale, contenitori per compresse e scatole per medicinali.
  • Packaging cosmetico: comprende flaconi, tubi, vasetti, bottiglie e scatole per prodotti cosmetici.
  • Packaging industriale: comprende contenitori per materiali industriali, come sacchi, scatole, bidoni e fusti.
  • Packaging di prodotti di lusso: comprende scatole di alta gamma per gioielli, orologi e altri prodotti di lusso.
  • Packaging per spedizioni: comprende scatole, buste, pacchi e contenitori utilizzati per spedire prodotti.
  • Packaging per e-commerce: comprende scatole, buste, pacchi e contenitori utilizzati per spedire prodotti venduti online.
  • Packaging per la cura della casa: comprende contenitori per prodotti per la pulizia, detersivi e altri prodotti per la casa.
  • Packaging per la cura della persona: comprende tubi, flaconi e vasetti per prodotti per la cura della persona, come shampoo, bagnoschiuma e lozioni.
  • Packaging per prodotti per animali domestici: comprende scatole, sacchi e contenitori per cibo, lettiere e altri prodotti per animali domestici.

Il packaging svolge una serie di funzioni importanti per un prodotto, come la protezione durante la spedizione, la conservazione, la presentazione e la promozione del marchio. Inoltre può anche fornire informazioni sul prodotto, come gli ingredienti, le istruzioni per l’uso e le informazioni nutrizionali, diciamo che è un elemento fondamentale del processo di produzione e commercializzazione di un prodotto, in quanto ne influenza l’immagine, la sicurezza e l’attrattiva per i consumatori.

Quando un packaing è definito compostabile

Il packaging può essere definito compostabile solo se rispetta i criteri chimici, di biodegradabilità, disintegrazione ed eco-tossicità previsti dalla norma EN 13432. Questa norma è stata sviluppata per garantire che lo smaltimento degli imballaggi nella nostra Nazione e soprattutto nelle isole come in Sardegna e in Sicilia siano in grado di decomporsi completamente in un ambiente di compostaggio entro un certo periodo di tempo e che non lascino residui tossici o dannosi per l’ambiente. Per un approfondimento sullo smaltimento imballaggi in Sardegna, segui il link su  www.sardegnarifiuti.it

Inoltre, la norma prevede anche criteri riguardanti il contenuto di metalli pesanti e altre sostanze nocive. Pertanto, l’adesione a questa norma è un’importante garanzia per la compostabilità di un imballaggio.

La norma EN 13432 richiede che un imballaggio compostabile soddisfi i seguenti criteri:

  • Biodegradabilità: l’imballaggio deve essere in grado di biodegradarsi completamente in compostaggio, ovvero deve essere convertito in anidride carbonica, acqua e biomassa almeno al 90% entro un periodo massimo di 6 mesi.
  • Disintegrazione: l’imballaggio deve disintegrarsi completamente durante il processo di compostaggio, ovvero deve essere ridotto in particelle di dimensioni inferiori a 2 mm entro un periodo massimo di 12 settimane.
  • Eco-tossicità: l’imballaggio non deve contenere sostanze tossiche o nocive per l’ambiente, ovvero i livelli di metalli pesanti e altre sostanze pericolose devono essere inferiori ai limiti stabiliti dalla norma.
  • Contenuto di sostanze pericolose: l’imballaggio non deve contenere sostanze pericolose al di sopra dei limiti stabiliti dalla norma.

La definizione di riciclabile secondo lo standard ISO 14021 prevede che un imballaggio sia riciclabile quando è tecnicamente possibile separarlo dal flusso dei rifiuti e recuperare materiali utilizzabili per la produzione di nuovi prodotti o materiali. Tuttavia, è importante notare che la separabilità dell’imballaggio dal flusso dei rifiuti non è l’unico fattore determinante per la sua riciclabilità effettiva. Altri fattori importanti da considerare includono l’effettiva capacità del sistema di riciclaggio di gestire e recuperare il materiale, nonché l’efficacia della raccolta differenziata e del sistema di smaltimento dei rifiuti in generale.

Un packaging può quindi essere considerato sostenibile quando è progettato per ridurre l’impatto ambientale lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione alla smaltimento.

Ci sono diversi fattori che determinano la sostenibilità di un packaging, tra cui:

  • Materiali: il packaging dovrebbe essere realizzato con materiali sostenibili e/o riciclabili, come carta, cartone, vetro o plastica riciclabile.
  • Riduzione della quantità di materiale: il packaging dovrebbe essere progettato per utilizzare la minima quantità di materiale possibile, senza compromettere la protezione del prodotto.
  • Biodegradabilità: il packaging dovrebbe essere biodegradabile o compostabile, in modo che possa essere smaltito in modo sostenibile.
  • Riduzione delle emissioni di CO2: il packaging dovrebbe essere progettato per ridurre le emissioni di CO2 lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione al trasporto e alla smaltimento.
  • Riciclabilità: il packaging dovrebbe essere progettato per essere facilmente riciclabile e separabile dagli altri materiali.
  • Utilizzo di fonti rinnovabili: il packaging dovrebbe essere realizzato utilizzando fonti rinnovabili di energia, come l’energia solare o eolica.

In sintesi, un packaging sostenibile dovrebbe essere progettato per ridurre l’impatto ambientale in modo significativo, utilizzando materiali e processi sostenibili.

Le certificazioni per il packaing

Esistono diverse certificazioni per il packaging che possono essere utilizzate per garantire la sicurezza e la sostenibilità dei prodotti imballati. Ecco alcune delle principali certificazioni:

  1. FSC (Forest Stewardship Council): certificazione che attesta che la carta e il cartone utilizzati per l’imballaggio provengono da foreste gestite in modo sostenibile.
  2. PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification): certificazione che attesta che la carta e il cartone utilizzati per l’imballaggio provengono da foreste gestite in modo sostenibile.
  3. ISO 14001: certificazione che attesta che l’azienda che produce l’imballaggio ha un sistema di gestione ambientale efficace e rispetta gli standard internazionali per la gestione ambientale.
  4. BRC (British Retail Consortium): certificazione che attesta che l’azienda che produce l’imballaggio rispetta gli standard di sicurezza alimentare.
  5. UNI EN ISO 9001: certificazione che attesta che l’azienda che produce l’imballaggio ha un sistema di gestione della qualità efficace e rispetta gli standard internazionali per la gestione della qualità.
  6. EU Ecolabel: marchio ecologico dell’Unione Europea che attesta la sostenibilità ambientale del prodotto.
  7. ASTM D6400: standard americano per la biodegradabilità e la compostabilità dei materiali plastici.

Queste sono solo alcune delle certificazioni disponibili per il packaging. È importante scegliere la certificazione giusta in base alle esigenze specifiche dell’azienda e del prodotto.