Tricopigmentazione: il tatuaggio dei capelli come alternativa al trapianto

Esistono diverse problematiche che possono portare alla perdita dei capelli, tra le più note ci sono sicuramente la calvizie e l’alopecia androgenetica che può colpire una zona specifica della testa, ad esempio l’area frontale oppure può agire in varie zone, come succede nell’alopecia areata.

La perdita di capelli o la mancanza di questi in alcune aree del capo può portare a difficoltà estetiche in chi ne soffre, ed è per questo che oggi esistono diverse tecniche che si possono utilizzare per riuscire a ricreare un effetto che simuli i capelli, oppure interventi che ne permettono il trapianto per stimolarne la ricrescita.

Il trapianto di capelli però oltre ad essere invasivo è anche molto costoso, inoltre non tutti possono sottoporsi a questo intervento. Ecco perché oggi sono sempre di più coloro che scelgono opzioni alternative come quella fornita dalla tricopigmentazione.

Ad esempio, oggi ci sono sempre più persone che richiedono un trattamento di tricopigmentazione a Reggio Emilia in centri professionali che trattano questa soluzione, nota anche come “tatuaggio capelli”. Ma vediamo nel dettaglio perché valutare la tricopigmentazione come soluzione alternativa all’intervento chirurgico.

Come funziona la tricopigmentazione?

Un trattamento di tricopigmentazione prevede una pratica di tipo estetico, simile a quella del microblading o del trucco semipermanente, che però è pensata appositamente per trattare il cuoio capelluto.

Come nel microblading, anche nel campo della tricopigmentazione si usa uno strumento elettrico con degli aghi appositi che permettono di andare a inserire nella zona superficiale del derma dei pigmenti di colore che aiutano a creare sul cuoio capelluto o un effetto rasatura oppure un effetto riempimento.

L’effetto rasatura, in genere, è quello che viene consigliato a chi ha una perdita severa dei capelli o per chi è completamente calvo. L’effetto riempimento invece è ideale se si soffre di alopecia areata oppure se ci sono solo alcune aree del capo nel quale non crescono più i capelli.

Una volta eseguito il trattamento, che in genere richiede una o due sessioni, è possibile ottenere un effetto naturale ed esteticamente piacevole. I pigmenti inseriti che permettono di creare questo effetto sono riassorbibili, questo vuol dire che l’intervento di tricopigmentazione a differenza del tatuaggio tradizionale, svanisce nel corso del tempo.

In questo modo è possibile scegliere se procedere con i ritocchi per mantenere l’effetto desiderato o se si vuole far sciogliere completamente il pigmento e ritornare alla situazione precedente il trattamento.

I vantaggi della tricopigmentazione

Rispetto al trapianto di capelli, la tricopigmentazione offre diversi vantaggi, soprattutto per chi cerca una soluzione meno invasiva e più accessibile.

La tricopigmentazione non richiede interventi chirurgici, né lunghi tempi di recupero, questo elimina anche il rischio di cicatrici sulla testa e anche di eventuali complicazioni durante l’intervento.

Non solo, questo trattamento prevede un effetto visibile sin da subito dopo aver completato le sessioni. Quindi non bisogna aspettare anni per vedere l’effetto finale del trattamento, come spesso può succedere con il trapianto di capelli.

Uno dei principali vantaggi della tricopigmentazione è sicuramente il costo, significativamente inferiore rispetto a un trapianto di capelli.

Mentre un trapianto può costare dai 4.000 ai 15.000 euro, a seconda della tecnica e del numero di follicoli trapiantati, la tricopigmentazione ha un prezzo medio che varia tra i 1.000 e i 3.000 euro, in base all’area da trattare e al numero di sessioni necessarie.

Qual è la soluzione migliore?

Anche se sia la tricopigmentazione sia il trapianto dei capelli sono pensati per riuscire a soddisfare l’esigenza di colmare l’assenza dei capelli, si tratta comunque di due trattamenti completamente differenti tra loro sia in termini di budget sia per quanto riguarda il percorso previsto e il risultato finale.

Infatti, la tricopigmentazione è una tecnica estetica, più accessibile e che fornisce risultati immediati ma che con il tempo se non si fanno dei ritocchi costanti svanisce, quindi completamente reversibile. Il trapianto invece è una procedura medica che richiede una preparazione e un percorso molto lungo in quanto ci si deve sottoporre a un vero e proprio intervento chirurgico.

In questo caso l’effetto è permanente, ma spesso non basta un unico intervento per colmare tutte le aree, i tempi di recupero sono lunghi e anche gli effetti si possono vedere solo dopo molto tempo.

Quindi la scelta finale dipende da molti fattori che vanno dal tipo di effetto che si desidera ottenere e dai costi che si possono o meno sostenere.